Prosegue il percorso sulla legalità alla Casa del Giovane
10/05/2009
Prosegue il percorso sulla legalità presso la Casa del Giovane Emmaus in Viale Candelaro, rivolto ai ragazzi di II e III media. Venerdì scorso è stata la volta di Daniela Marcone dell´Associazione Libera. Una testimonianza forte, intensa e utile che ha tenuto l´attenzione dei ragazzi ferma per tre quarti d´ora.
I ragazzi con
oscono e sentono molto meglio di quello che immaginiamo il problema della mafia, della violenza e della prepotenza sociale. Come dice Saviano, alcuni hanno visto o ascoltato di episodi che restano bene impressi nella memoria; il più delle volte non è indifferenza o superficialità la caratteristica essenziale del loro approccio al problema ma la paura, la paura di affrontare un problema "più grande" di loro. E la paura si vince solo se ci si sente accettati, non giudicati, accompagnati; è questo il lavoro di un centro educativo e di un centro di aggregazione che deve estendere quel cerchio di fiducia e supporto nei giovani come l´immagine del sasso gettato in un lago.
Daniela Marcone ci ha infine aiutati a chiamare con il proprio nome lo schifo della mafia che trae la propria ricchezza dalla sopraffazione dell´altro, dalla minaccia, dall´inganno (leggi usura), dal lavoro faticoso di tente persone (leggi pizzo).
Nel prossimo incontro sarà la volta di un rappresentante della Questura di Foggia, in cui si affronterà il tema del rapporto con le forze dell´ordine, non sempre lineare e fiducioso anche da parte dei ragazzi, e del potere della denuncia.