E´ uscito il libro "CARO DON MICHELE...domande a un prete scomodo.

14/04/2010

La Meridiana ha pubblicato recentemente un libro su d. Micele de Paolis. Autori Enza Paola Cela, Paolo Delli Carri e Chiara Leone. Si fa leggere con piacere. I proventi andranno ai bambini abbasndonasti di Guatema e Angola. Così risponde d. Michele a Paolo che gli chiede qual´è il suo posto nell chiesa.

Mah. Penso di essere un cristiano “adulto”, come diceva Prodi, con buona pace di Ruini. Amo la chiesa. E´ nostra madre; essa mi ha generato, mi sento parte di essa e vedo con tenerezza (non con sufficienza!) le rughe del suo volto.
Contemplo con ammirazione adorante l‘opera misteriosa dello Spirito, che continua a raccogliere nel “Corpo di Cristo” popoli di ogni tribù e di ogni lingua. Mi piace tanto la bellissima preghiera allo Spirito Santo di don Tonino Bello:
Donaci la gioia di capire che tu non parli solo dai microfoni delle nostre Chiese. Che nessuno può menar vanto di possederti. E che, se i semi del Verbo sono diffusi in tutte le aiuole, è anche vero che i tuoi gemiti si esprimono nelle lacrime dei maomettani e nelle verità dei buddisti, negli amori degli indù e nel sorriso degli idolatri,nelle parole buone dei pagani e nella rettitudine degli atei”.
Come vedi, non condivido fondamentalismi di nessun tipo.
Ho vissuto con intensa gioia il miracolo di Papa Giovanni XXIII°, e la primavera del Concilio Vaticano II. Mi dà tanta tristezza il gelo di stagioni che non permettono la piena fioritura dei suoi boccioli profumati di vangelo; ma so attendere i tempi di Dio e sono sicuro, con Martini, “che lo Spirito c´è anche oggi, come ai tempi di Gesù e degli apostoli...E sta giocando, nell´invisibilità e nella piccolezza, la sua battaglia vittoriosa!”
Insomma il mio posto nella chiesa è questo cantuccio insignificante di Foggia, dove vivo con gioia e libertà la mia fede. Non adoro il diritto canonico, ma ne comprendo l´utilità, come è utile lo scheletro per un bel corpo. Ascolto con rispetto e attenzione i pronunciamenti dell´Autorità ecclesiastica, ma non rinuncio all´analisi e al giudizio della mia coscienza. Non posso fare a meno di dissentire, quando mi sembra che essa stia barattando la profezia con un po´ più di potere; quando si chiude in silenzi colpevoli, nei momenti in cui bisognerebbe alzare la voce contro i potenti di turno. Faccio mia questa bella preghiera di d. Tonino Bello: "Santa Maria, donna di parte, noi ti preghiamo per la Chiesa di Dio, che, a differenza di te, fa ancora fatica ad allinearsi coraggiosamente coi poveri In teoria essa dichiara "l´opzione preferenziale" in loro favore. In pratica rimane spesso sedotta dalle manovre accaparratrici dei potenti...Aiutala a uscire dalla sua pavida neutralità. Dalle la fierezza di riscoprirsi coscienza critica delle strutture di peccato che schiacciano gli indifesi e respingono a quote subumane i due terzi del mondo.".