Pellegrinaggio ai luoghi di don Bosco 29/31 maggio 2010

01/06/2010
PELLEGRINAGGIO AI LUOGHI DI DON BOSCO

Che splendida idea quella lanciata da don Vito e accolta da tutti di Emmaus. “Andiamo a visitare i luoghi di don Bosco!” E così sabato 29 maggio, di buon mattino,ci siamo ritrovati tutti all´aeroporto Gino Lisa. Emmaus era rappresentata in tutte le sue componenti: 42 persone. (Altre 4 persone ci aspettavano a Torino, essendo partiti il giorno prima) .Un po´ di apprensione per chi volava per la prima volta, ma in un´ora e mezzo siamo arrivati felicemente a Torino, dove c´era ad attenderci un bel pullmann che ci ha portato a Chieri, dove Giovannino Bosco ha vissuto dai 16 ai 26 anni il suo avventuroso periodo di formazione. Tutto parlava di lui: la cattedrale, la Chiesa di s. Domenico, il seminario, i luoghi dove lavorava per pagarsi gli studi. Poi siamo tornati a Torino, ci siamo sistemati all´Hotel President e dopo cena i più coraggiosi hanno sciamato per le vie di Torino fino a tarda notte.
Al mattino seguente il pulmann ci ha portato al Colle don Bosco. Siamo passati per Superga: volevamo vedere lo straordinario spettacolo della Città di Torino, ma essa si era nascosta pudicamente sotto un fitto manto di nebbia. Giunti al Colle, abbiamo tentato di prenderci un caffè, immersi in una immensa folla di turisti e devoti, e poi è iniziata la visita: l´umile casetta. Che commozione! Abbiamo pensato alla casetta di Nazareth e…alla casetta di Via Lucera, dove è nata Emmaus: piccoli granelli di senape da cui è esploso il grandioso progetto di Dio. Poi i musei, l´albero del sogno dei 9 anni, la casa del fratello Giuseppe e finalmente la celebrazione eucaristica nello splendido santuario: grandioso e austero nel suo nudo rivestimento di legno, la grande statua del Redentore sul fondo, acustica perfetta.
Abbiamo lasciato i luoghi delle origini (ma lì è rimasto il nostro cuore!) e siamo tornati a Torino. Di nuovo gli intrepidi visitatori in giro per la città hanno fatto le ore piccole. L´indomani la visita a Valdocco, il luogo dell´operosità instancabile di don Bosco e del suo tramonto. Ci attendeva una sorpresa fuori programma: la presenza del Rettor Maggiore, don Pascual Chàvez: affettuosi saluti e foto di gruppo! E´ iniziata la visita e. con un´ottima guida, abbiamo rivissuto un po´ tutta la storia: la presenza di Mamma Margherita, la fontana degli incontri, la cappella Pinardi, il portico della “buonanotte”, la chiesetta di S. Francesco di Sales, le camerette con i poveri mobili e finalmente la grandiosa Basilica di Maria Ausiliatrice. Abbiamo celebrato l´eucaristia nella piccola cappella Pinardi e dopo il pranzo al self service siamo tornati all´aeroporto di Caselle per il volo di ritorno: le turbolenze dell´atterraggio hanno…terrorizzato i meno coraggiosi, ma siamo arrivati tutti sani e salvi. Sono state giornate indimenticabili. L´organizzazione, affidata alle abili mani di Rita, è stata perfetta.


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