Progetto "Nessuno Escluso" -

01/02/2011
Progetto Vodafone “Nessuno Escluso” apre i battenti a Foggia


Una collaborazione pubblico-privato per attivare positive sinergie in favore di progetti di solidarietà in favore delle categorie più svantaggiate. Si può riassumere così la presentazione del progetto “Nessuno Escluso” avvenuta a Palazzo Dogana, a Foggia, lo scorso venerdì 28 gennaio. Il progetto, che ha come cuore operativo il centro di aggregazione giovanile “Casa del Giovane – Emmaus”, struttura situata in Viale Candelaro, di fronte Parco San Felice, intende realizzare – tra le attività previste e rivolte a giovani dei quartieri a rischio – un´approfondita mappatura dei quartieri periferici e la redazione di un´accurata indagine circa le caratteristiche e i bisogni dei giovani del quartiere, coinvolgimento dei ragazzi conosciuti ed agganciati durante il lavoro di strada nelle attività di tutoraggio scolastico, animazione interculturale e tanto altro ancora. «Io chiedo ai giovani di indignarsi e di proporre un nuovo modello di città dove integrarsi e vivere bene» ha affermato il sindaco di Foggia Gianni Mongelli, presente ai lavori di presentazione del progetto. «E´ facile usare la retorica che il futuro è in mano ai giovani – ha proseguito – ma è necessario elaborare nuovi modelli di collaborazione, come in questo caso, se vogliamo dare davvero una svolta a questa città». Alla conferenza di presentazione, aperta da Don Vito Cecere che ha illustrato i dati relativi alle attività poste in essere con giovani e adolescenti alla Casa del Giovane (che ogni giorno accoglie una media di circa 150 utenze), hanno preso parte anche il presidente della Provincia di Foggia Antonio Pepe, che ha espresso parole di sincera approvazione e soddisfazione per questo nuovo modello che si fa strada per aiutare chi è nel disagio, Claudio Poggi, sociologo dell´Osservatorio delle Dipendenze della Regione Puglia e Luigi D´Onofrio del Ministero della Salute: quest´ultimo ha esposto le linee d´azione realizzate dal governo per la lotta all´uso di sostanze stupefacenti. In questi anni si registra un calo nel consumo tra i giovani, mentre resta alta la soglia di preoccupazione per i minori che fanno uso di alcol (tra i fenomeni in evidenza il ‘binge drinking´, ovvero bere ripetutamente in modo compulsivo fino a ubriacarsi, come unico modo per divertirsi la sera). La collaborazione con la Fondazione Vodafone apre, dunque la strada ad una nuova modalità operativa che produrrà frutti virtuosi.
Il progetto ha permesso di ristrutturale la piccola palestra e il campetto di calcio della Casa del Giovane e di acquistare dei mezzi per il lavoro di strada.


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