Grazie Don Gerardo!
26/11/2011
“Gerardo ha vissuto con noi
- un progetto di vita insieme nella condivisione evangelica e non violenta;
- un progetto di accoglienza per i giovani emarginati;
- un progetto di amore alla terra nel rispetto dei ritmi alla natura;
- un progetto di servizio culturale, sociale e politico al territorio.
Il cuore di questo è stata l´accoglienza. Vivere insieme per imparare ad essere accoglienti. (così Gerardo scriveva nel 2000 in un articolo pubblicato sulla Rivista Cristianesimo e cultura in terra di Capitanata).
Gerardo è riuscito a essere amico delle persone più umili che non trovavano attenzione negli altri e si è schierato per la difesa dei loro diritti, come quando si piantò nella casa di un calzolaio, affianco a lui, davanti alle ruspe che dovevano abbattere la sua bottega!
La nostra associazione dice grazie per aver potuto condividere questa esperienza con salesiani coraggiosi che con “stile missionario” ( ricordiamo oggi insieme a don Gerardo, don Giorgio e don Nicola) hanno avviato in parità con noi laici questa esperienza di vita e di accoglienza. Hanno reso visibile il cuore e il volto di don Bosco che si è preso cura della nostra vita.
La sua lunga malattia, 10 anni, l´abbiamo vissuta come un modo per prenderci cura noi di lui e per dirgli il nostro grazie. E´ il seme che si è consumato nel dono della vita come il Signore Gesù che produrrà frutti di amore.
Grazie a quanti, nei tanti modi diversi, ti sono stati vicini nell´assistenza, con la presenza e con la preghiera.
Invochiamo il Signore perché attraverso don Gerardo ci doni la lucidità delle sue analisi, la tenacia e la sua caparbietà nel realizzare il regno di Dio attraverso le nostre azioni.
Il suo esempio di povertà radicale sia modello per la nostra vita personale e per i progetti che condividiamo a favore dei più poveri.
L´associazione Comunità sulla strada di Emmaus
Grazie don Gerardo,
per la tua presenza in mezzo a noi da oltre 30 anni,
per il tuo essere sacerdote salesiano incarnato nella storia di ogni giorno,
per l´ascolto e l´attenzione dei problemi della gente semplice.
A volte sembravi categorico nei giudizi, ma era la tua radicale adesione a Cristo!
Ma quanta generosità profonda nei confronti di ognuno di noi!
La nostra comunità di vita, della tua presenza a Emmaus, non può dimenticare la voce di dissenso su alcune tematiche. Era il tuo modo per richiamarci alla radicalità e essenzialità del Vangelo, come altri salesiani hanno fatto con noi insieme a te.
L´arguzia e la tenacia delle tue osservazioni risuonavano come monito alla nostra coscienza che rischiava di addormentarsi nella routine di ogni giorno. Era invece stimolo e incoraggiamento a vivere la nostra vita cristiana.
Risuonano ancora nella nostra mente le tue risate fragorose, quando nei momenti di festa diventavi bambino tra i bambini e giovane tra i giovani, come nelle passeggiate al mare!
Anche ammalato i tuoi occhi esprimevano affetto e simpatia ai nostri giovani e ai nostri bambini, e riuscivi ancora a giocare solo con gli occhi.
La tua malattia, ci ha dato l´opportunità, faticosa e dolorosa, di stare con te nella nostra comunità di vita e con quanti ci sono stati vicini: con i servizi infermieristici, con la ricerca delle assistenze, la presenza continua di medici. Un grazie a tutti.
E un grazie a te don Gerardo. Ti vogliamo bene. Siamo sicuri che continuerai a camminare con noi sulle strade di Emmaus per incoraggiarci e sostenerci in questa bella avventura della vita!
La comunità di vita
Caro don Gerardo è difficile pensare di averti perso.
Tu che hai sempre avuto voglia di stare in mezzo ai tuoi giovani, ai tuoi ragazzi.
Ti ricordiamo anche prima della malattia sempre vicino a voi quando ci aiutavi a difenderci da chi potesse farci del male.
Hai dato sempre tutto a noi e a quanti ti circondavano: un amore immenso.
L´amore di un papà verso il proprio figlio.
Ma noi non pensiamo di averti perso, perché tu continuerai anche da lassù ad amarci e a guidarci.
Ciao don Gerardo
I tuoi giovani esploratori!