L´ABC DELL´EDUCATORE Incontro/dibattito con Gerardo Magro, direttore del centro educativo “Paidea”
18/01/2012
Giovedì 12 gennaio, si è svolto il terzo incontro dei laboratori pedagogici “In famiglia”, promossi dall´associazione “Comunità sulla strada di Emmaus”, presso la biblioteca “Gaetano e M. Adele Frezza” del Villaggio Don Bosco. L´incontro/dibattito dal titolo “Educarsi per educare: la responsabilità genitoriale tra prevenzione e promozione”, è stato condotto da Gerardo Magro, responsabile scientifico del centro pedagogico Paidea di Putignano, ed ha visto un´ampia partecipazione di famiglie e professionisti del settore.
Gerardo Magro, nel presentare il suo libro dal titolo “Educarsi per educare”, ha delineato la figura del genitore tipo insistendo molto sulla necessità di una formazione attenta e puntuale: “Occorre- secondo Magro- che vi sia un´alfabetizzazione educativa dei genitori, laddove educarsi significa cambiare sé stessi”. Il genitore di oggi, infatti, è disorientato, sbandato e periferico, un genitore spesso consumista che tende al permissivismo.
Gerardo Magro continua nella sua riflessione: “Sono anni che mi occupo dell´educazione dei genitori ed ho sempre creduto di fare ricerca-azione per unire la ricerca teorica alla realtà delle famiglie, pur accorgendomi di come la famiglia sia cambiata negli ultimi tempi. Nonostante si tratti di famiglie che delegano molto, si tratta anche di famiglie che chiedono formazione. Molti genitori arrivano ad essere tali senza avere una formazione adeguata, è per questo che da anni chiedo la «laurea« per i genitori, e poiché si può essere educatori anche senza essere genitori ma non il contrario, occorre che il genitore di oggi sia sensibile, responsabile e lungimirante.”
Dopo aver definito l´ABC del genitore modello, orientato verso numerosi principi quali, ad esempio, il principio di libertà, unicità, contestualità e consensualità, oltre alla progettualità e responsabilità, sono state esaminate le varie tipologie genitoriali, della società odierna, attraverso un simpatico excursus, ironico ma estremamente veritiero corredato da aneddoti esilaranti ma indubbiamente significativi. Vengono, infatti, delineate svariate figure di genitore: “il mammo”, “il sognatore”, “il demolitore”, “il filosofo”, “il compagno di giochi”, ed infine il genitore “bancomat” o “tassista”. Tra i consigli per i genitori, si è evidenziata la necessità della presenza reale del genitore stesso in famiglia, oltre all´importanza del dialogo. È importante, poi, programmare un intervento educativo univoco, con la capacità di saper ascoltare ma anche saper giocare. È, dunque, necessario che il genitore viva la dolce fermezza ma che sappia anche supervisionare. Un genitore, dunque autorevole, coerente, testimone e flessibile. Il pedagogista, dopo aver lanciato numerosi spunti di riflessione e discussione al gruppo presente in sala, ha lasciato spazio al dibattito. Gli interventi dei partecipanti hanno messo in luce l´importanza dell´asimmetria del genitore, che deve costantemente saper mettersi in crisi. Mettersi in crisi significa discriminare e dunque cambiare sé stessi, accompagnando l´altro in questo continuo cambiamento.
Citando Don Bosco, viene lanciato un messaggio educativo: “Bisogna, attraverso i fatti, dimostrare all´altro che ci sta a cuore”.
Conclude Magro: “Un buon progetto necessita che ci sia una continua verifica per una conseguente ristrutturazione. L´educatore deve quindi essere ancorato al presente pur guardando al futuro. Tutto questo però non è affatto semplice”.
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