Il DISAGIO PSICHICO:TRA ASSISTENZA PUBBLICA, TERZO SETTORE E VOLONTARIATO
03/04/2012
Venerdì 30 marzo si è svolto, presso la sede della Facoltà di Giurisprudenza di Foggia, il secondo incontro del ciclo di seminari dal titolo "Economia ed etica della produzione e del consumo - prospettive di promozione sociale", promosso da Associazione Comunità sulla strada di Emmaus, Aranea Consorzio Cooperative Sociali, Associazione studentesca "Area Nuova" e Banca Popolare Etica. Nel corso del seminario, sono intervenuti: il dott. Angelo De Giorgi, dirigente Medico Psichiatra del Ser.T. di Manfredonia, il dott. Vincenzo Orsi, psicologo che collabora con la Cattedra del Prof. Bellomo, Antonio Lo Conte, presidente dell´Anpis Puglia e Cornelia Hunger, Coordinatrice della Casa del Giovane Emmaus e della Comunità Educativa La Ruota.
Il dott. Angelo De Giorgi, ha delineato, innanzitutto, la distinzione tra salute fisica e salute mentale. Il benessere psichico, sottolinea il dott. De Giorgi, si manifesta nella buona qualità di vita connessa ad un discreto livello di soddisfazione della qualità di vita. Quando si parla di disagio psichico, infatti, non bisogna pensare solo al disturbo mentale, ma fare riferimento ad un´ampia fascia della popolazione che include bambini, anziani, immigrati, portatori di handicap e persone affette da dipendenze. Sono innumerevoli, al giorno d´oggi, gli eventi che possono generare stress, e che possono essere ricollegabili a problemi di salute, lavoro, o a criticità abitative o economiche. L´equità sociale si raggiunge quando si ha la possibilità di accedere a servizi in grado di rispondere in modo adeguato e soddisfacente ai bisogni personali. Al giorno d´oggi, quest´ultimo passaggio è sempre più complesso, per questo il Centro di Salute Mentale si attiva per fare rete con le altre strutture socio-sanitarie. La cura del disagio psichico non può prescindere da una diagnosi che tenga conto degli aspetti multidimensionali delle problematiche, e che garantisca al fruitore di essere aiutato e curato nel luogo dove abitualmente vive. All´interno delle Associazioni di Volontariato, rivestono grande importanza i Centri di Ascolto, nell´ambito dei quali il volontariato si trova a dover affrontare quotidianamente tutta una serie di sfide. La sua abilità consiste nel divenire un facilitatore per l´altro, al fine di far emergere e valorizzare le risorse del singolo individuo.
Il dott. Vincenzo Orsi definisce, poi, la figura del “caregiver”, ossia colui che si prenda cura dell´altro, con svariate motivazioni. Con l´ausilio di dati statistici, si scopre che un italiano su 4 è volontario nella propria famiglia o per un vicino o un amico, e che soltanto il 5,6% opera in organizzazioni. Viene poi delineato l´identikit del volontario tipo. Si tratta prevalentemente, di donne solitamente diplomate o laureate, con un lavoro proprio, che hanno in media 47 anni. Una caratteristica determinante del volontario è la capacità di empatia, l´essere soggetti empatici rende più probabile la risposta all´aiuto.
Antonio Lo Conte e Cornelia Hunger hanno poi riportato la propria esperienza concreta, nell´ambito delle associazioni di appartenenza.
Il presidente dell´ Anpis Puglia, ha così evidenziato la necessità costante di integrazione.L´associazione polisportive dilettantistiche per l´integrazione sociale,dunque, ha la finalità di operare aprendosi alla rete. La diversità, sottolinea Lo Conte, è un valore e fa parte della storia di ogni uomo. L´associazione propone, per questo, una vera inclusione attraverso lo sport, che ha la capacità di incidere sia sull´aspetto cognitivo che su quello emotivo e relazionale.
Cornelia Hunger, educatrice dell´Associazione Comunità sulla strada di Emmaus, riporta la sua quotidiana esperienza a contatto con i minori. Il disagio è spesso visto come ostacolo, come difficoltà, ma bisogna riconoscere quanto spesso sia difficile, per i minori stessi, esprimere i propri bisogni. Indiscusso, il bisogno di normalità, essere come gli altri, fare come gli altri. Dopo, un breve dibattito sulle tematiche proposte, l´incontro si è concluso con la visione di un filmato che racconta l´iniziativa proposta dall´Anpis Puglia dal titolo “Sportiva…mente”. Si tratta di un campionato regionale di calcetto, riservato agli utenti psichiatrici, familiari e operatori dei centri di salute mentale e delle strutture riabilitative di tutta la Regione Puglia. L´obiettivo fondamentale di tale azione consiste nel realizzare una campagna di sensibilizzazione e di lotta allo stigma ed alla discriminazione sul disagio mentale, attraverso la promozione di processi di integrazione sociale, tra cui l´esercizio della pratica sportiva.