AGRICOLTURA BIOLOGICA: LE SFIDE DELL´ERA MODERNA

26/04/2012
Lo scorso venerdì, 20 aprile, c/o la Facoltà di giurisprudenza di Foggia, si è svolto il quarto incontro del ciclo di seminari “Economia ed etica della produzione e del consumo-prospettive di promozione sociale”; promosso dall´Associazione comunità sulla strada di Emmaus, Aranea consorzio cooperative sociali, Associazione studentesca “Area Nuova”, Banca Popolare Etica.
L´incontro, intitolato “Agricoltura ed innovazione: biologico ed orti sociali”, è stato introdotto dal preside della Facoltà di Agraria, il prof. Agostino Sevi, che ha fornito ai partecipanti diversi spunti di riflessione. Uno degli interrogativi sul quale riflettere riguarda la presenza o meno di innovazione in agricoltura.
“Occorre mettere l´innovazione a servizio della collettività. - sostiene Sevi - L´innovazione può dunque essere d´aiuto all´agricoltura per poter allungare la vita del prodotto senza alterarne le qualità. Il biologico risponde, anche, ad un principio etico importante che prevede la tutela del consumatore, oltre che dell´animale, per quel che riguarda l´allevamento biologico.”
A seguire è intervenuto Lucio Cavazzoni, presidente di “Alce nero”, società che produce, trasforma e vende i propri prodotti biologici.
“L´agricoltura industriale - sostiene Cavazioni - vuole uniformare i gusti in tutto il mondo, introducendo la monocultura che dal punto di vista economico porta guadagni strabilianti. Nella società odierna si è portati a pensare che il cibo sia un ottimo strumento di relazione, il cibo viene posto dunque al pari della parola perché entra dentro noi e diventa parte di noi; per questo ciò che mangiamo in realtà ci condiziona, sia dal punto di vista fisico che caratteriale. Una pratica agricola importante come quella della rotazione, ad esempio, è obbligatoria solo in agricoltura biologica, che crede in una terra che riposa.” Ci sono, comunque, tante opportunità per produrre cibo vero, che consente la rivalutazione di vari mestieri tradizionali. A questo proposito agli inizi di Maggio, sarà distribuito il libro “Cibo vero” nel quale si intende dare voce a 30 agricoltori che raccontano il proprio rapporto con la terra, e a numerosi trasformatori di cibo come gelatai e pizzaioli che hanno recuperato gli antichi mestieri.
È intervenuto, infine, il dott. Cristoforo Carrino, veterinario e produttore biologico locale che gestisce, insieme ai suoi fratelli, un´azienda agricola.L´azienda intende eliminare l´utilizzo di disserbanti, cercando di privilegiare negli allevamenti le specie autoctone del territorio pugliese, come la Gentile di Puglia, ad esempio, sulla base del criterio della biodiversità.
Il seminario si è concluso, con una serie di domande e riflessioni, scaturite dall´intero ciclo di seminari che ha affrontato la tematica dell´educazione, il disagio psichico ed il terzo settore ed infine le tematiche della finanza etica e l´agricoltura biologica.
La terra è, infatti, un prodotto tutt´altro che infinito, per questo sarebbe necessario produrre di più, danneggiando meno. Occorrono nuovi accordi commerciali ma anche un cambiamento etico e culturale, operando una lotta contro gli sprechi. Occorre, inoltre, distribuire meglio le risorse, con una vera e propria educazione al consumo, per imparare a ad essere consumatori più “giusti”.