Incontro dei servizi salesiani per la prevenzione e recupero dalle dipendenze: un momento di condivisione e confronto

18/02/2013
E´ stata la Comunità Emmaus di Foggia ad ospitare il 18 e 19 febbraio il Coordinamento Dipendenze della Federazione SCS/CNOS – Salesiani per il Sociale. La bella ed accogliente struttura, attiva da oltre trent´anni è stato luogo di formazione e confronto tra i vari rappresentanti del Coordinamento: l´associazione “Comunità sulla strada di Emmaus”, l´associazione “Emmaus 3” di Otranto, l´associazione “ Soggiorno Proposta” di Ortona, la cooperativa “Comunità dei Giovani” di Verona, erano anche presenti don Giovanni D´Andrea, delegato nazionale Emarginazione e Disagio e don GianLuca Brisotto delegato Emarginazione e Disagio dell´Ispettoria salesiana Nord-Est.

La due giorni è stata utile per ascoltarsi reciprocamente e scambiarsi metodologie sul modo di “prendersi cura” di giovani che nella vita, tutti per motivi diversi, hanno scelto la strada della dipendenza che è poi sinonimo di sofferenza.

Marino Valente presidente dell´associazione ospite, ha dato il benvenuto presentando la storica Comunità mentre Filomena Lepore ha svolto le veci di moderatore durante il confronto tra gli intervenuti.

I momenti più intimi, quelli conviviali, sono stati vissuti con i ragazzi accolti presso la struttura e don Michele de Paolis, pioniere e fondatore della Comunità ha guidato la preghiera prima dei pasti augurando a tutti il “buon appetito”, dirigendo così il clima sereno dello stare in famiglia.

La seconda giornata è stata piacevolmente aperta da un´interessante visita al Villaggio D. Bosco a qualche chilometro dalla Comunità Emmaus, dove sono accolti minori stranieri non accompagnati. Gianni, operatore del Villaggio ha illustrato le attività e fatto fare un rapido giro della bella struttura inaugurata nel 2010, l´occasione è stata propizia anche per conoscere rapidamente qualche giovane accolto, tutti di provenienza extra europea.

Nell´ultima parte dell´intero incontro, sono state presentate le diverse dinamiche che guidano le attività educative proposte ai giovani accolti, ci si è confrontati sulle prassi similari messe in atto dagli altri enti, indicando le difficoltà riscontrate della relazione, alle volte non molto costruttiva, con l´Istituzione Pubblica.

Gli ultimi momenti di questo proficuo coordinamento sono stati dedicati alle considerazioni finali degli intervenuti.
Una due giorni questa, conclusasi con un clima fraterno di condivisione e di incoraggiamento reciproco che lascia ben sperare sui positivi sviluppi futuri del coordinamento.